Tu sei qui: Eventi e SpettacoliAlla Vecchia Dogana di Catania sono aperti due nuovi spazi
Inserito da Carmela Grasso (admin), sabato 16 giugno 2012 10:47:10
CATANIA, 15 giugno 2012 - Alla Vecchia Dogana, lo storico stabilimento all'interno del porto di Catania, trasformato in un centro multifunzionale, sono stati inaugurati oggi due nuovi spazi pensati principalmente per le famiglie e i turisti. Ovvero il Museo e Teatro dei pupi Marionettistica Fratelli Napoli, dedicato alla celebre famiglia di pupari catanese; e il Cineteatro "Francesco Alliata", intitolato al nobile cineasta siciliano fondatore della Panaria Film, casa di produzione cinematografica all'avanguardia che nella seconda metà degli anni '40 girò i primi documentari subacquei.
"Una sorpresa imprevista - e' commosso il principe Francesco Alliata - perche' tutte le diavolerie che mi sono venute in mente, in tanti anni, le ho montate senza inventate senza chiedere contropartite. Mi sembra di non meritare tutto questo onore, mi sento di avere 700 anni, cioe' l'eta' dei miei antenati che arrivarono da Pisa e si stabilirono in Sicilia. Vorrei che per una volta i siciliani mostrassero uno spirito di gruppo e facessero decollare questa iniziativa per non far scomparire un pezzo della nostra storia millenaria". Gli fa eco Italia Napoli, "parriatrice" storica della famiglia di pupari catanesi. "La nostra famiglia e' sempre stata composta da artigiani meravigliosi, una bellissima storia che continua ancora oggi con sette nipoti che possono continuare la tradizione. Questo museo ci permette di ridare la vita ai nostri pupi che giacevano dimenticati in un magazzino".
Progettati da Vecchia Dogana Edutainment - società mista tra Novamusa s.p.a e alcuni operatori catanesi - i due spazi s'ispirano alla filosofia dell'edutainment ovvero permetteranno di "imparare divertendosi": da un lato si potrà scoprire la tradizione autenticamente siciliana dell'Opra dei Pupi, patrimonio immateriale dell'Unesco, attraverso i pezzi d'epoca e cimeli della famiglia Napoli, pupari catanesi di quarta generazione. Dall'altro ecco i primi documentari girati dalla Panaria negli anni Quaranta e dedicati alla Sicilia, il suo paesaggio, le sue tradizioni: un tuffo nel passato dentro un cineteatro ad alta tecnologia: 50 posti per divertirsi e imparare con la complicità del 5D: ovvero poltrone che si muovono, giochi d'aria e d'acqua, proiezione in 3D e audio in dolby surround, tutto sull'onda dei documentari proiettati. Proprio lo schermo, fissato su binari, come un diaframma divide la sala in due ricavando un ulteriore spazio: il teatro da 50 posti destinato agli spettacoli dei pupi a cura dei Fratelli Napoli. La sala cinematografica, invece, offrirà una duplice programmazione: i cortometraggi storici della Panaria (inseriti nel ciclo Videorama Siciliano) e una serie di documentari a carattere scientifico e divulgativo in 5D realizzati da prestigiosi centri di ricerca come il Cnr e l'Ingv nell'ambito del ciclo Science Gymnasium.
"Il nostro progetto parte da una base imprenditoriale - interviene Gaetano Mercadante di Vecchia Dogana Edutainment- ma cerca di intercettare i gusti del pubblico e indirizzarli verso la cultura. Abbiamo recuperato 4 documentari scientifici in 5D dedicati a "Tzunami, "Delfini", "Sistema solare" e "Plancton", aggiungeremo una rassegna di cinema indipendente per ragazzi e per appassionati di film poco visti".
Da domani (16 giugno) le due sale saranno aperte al pubblico con biglietti singoli, visite guidate, corredate da materiali divulgativi. La sala "Francesco Alliata" avrà una doppia funzione: proietterà sia i documentari della Panaria Film che video scientifici con tecnologia 5D. E, debitamente modificata, ospiterà spettacoli di opera dei pupi della Marionettistica Fratelli Napoli.
Museo dei pupi- Cineteatro Alliata
da martedì a domenica dalle 10 alle 20. Lunedi 16,30 - 20. Biglietti: 4/3 euro
Proiezioni: 8/5 euro
Spettacoli di Opera dei pupi: venerdì alle 17 e sabato alle 10,30
Biglietti: 10 euro
Biglietto cumulativo spettacolo + museo: 12 euro
Tel. 095.7678888 - www.italiaamemoria.it
Il Museo dedicato alla Marionettistica Fratelli Napoli
Oltre sessanta pupi storici, ma anche teste di ricambio e attrezzature di scena, alcuni cimeli e diversi materiali storici conservati religiosamente dalla più antica famiglia di pupari del Catanese, attiva da quattro generazioni. "Qui da noi si sente dall'odore che c'è la storia dei pupi", afferma Fiorenzo Napoli tra bauli d'epoca, armature, abiti di scena, attrezzi e "canovacci" (alcuni di questi manoscritti con su riportate soltanto le storie, risalgono all'800 e i Napoli li hanno tramandati da padre in figlio), scene (i fondali in tela usati per gli spettacoli) e cartelli (manifesti pubblicitari su carta da imballaggio affissi ogni sera per reclamizzare lo spettacolo), tutti dipinti a mano "in famiglia", oltre ad amplificatori degli anni '30 e un mixer d'epoca con i collegamenti originali. Ma anche pupi "di primu filu", i Cinesi della Storia di Erminio, Pulicane, giganti, diavoli, angeli e uno "scannappoggiu" il ponte di animazione dei pupari di una volta.
Un vero e proprio museo della memoria unico nel suo genere. La compagnia venne fondata a Catania nel 1921 da Gaetano Napoli e oggi, giunta alla sua quarta generazione senza interruzioni, rappresenta la più significativa realtà del teatro di tradizione dell'Opra. Tutta la famiglia Napoli prende tuttora parte alla messinscena: Italia Chiesa Napoli "parratrici", Fiorenzo direttore artistico della compagnia, "parraturi" principale e maestro conduttore dei pupi; Giuseppe capo "manianti" e scenografo; Salvatore ideatore delle luci e fonico; Gaetano "parraturi"; Davide "manianti" e secondo "parraturi"; Dario assistente di palcoscenico; Marco "manianti"; Alessandro antropologo, "manianti" e addetto al fabbisogno degli spettacoli; Agnese Torrisi, direttore di scena.
I pupi della Marionettistica Fratelli Napoli sono tutti costruiti nella bottega di famiglia, tra Castello Ursino e l'antica pescheria, nel cuore di Catania. Il pupo della Sicilia orientale è alto circa 1,30/1,40 m. (a differenza di quello della Sicilia occidentale alto circa 80 cm.), possiede un busto scolpito a mano, testa dipinta e armatura sbalzata dai maestri ramaioli: tutte caratteristiche che i Napoli si tramandano da quattro generazioni. Altre info: www.fratellinapoli.it
Il cineteatro "Francesco Alliata"
Il nuovo cineteatro è dedicato ad uno dei fondatori della Panaria Film, casa di produzione cinematografica siciliana attiva fra il 1946 ed il 1955; fondata da quattro giovani cineasti - oltre al nobile Francesco Alliata di Villafranca, il cugino Quintino Di Napoli, e gli amici Pietro Moncada di Paternò, Renzo Avanzo e Fosco Maraini, fotografo e padre della scrittrice Dacia, la Panaria fu la prima a realizzare cortometraggi subacquei in 35 mm, utilizzando mezzi allora tecnologicamente all'avanguardia, del tutto unici per l'Italia visto che i quattro cineasti resero impermeabili vecchie attrezzature ritrovate negli Stati Uniti. In poco meno di dieci anni la Panaria realizzò, sette film e circa 20 documentari. Successivamente, grazie all'interessamento dello stesso Roberto Rossellini, i quattro "ragazzi della Panaria Film" cominceranno a fare sul serio e produrranno, tra gli altri i film, "La carrozza d'oro" di Jean Renoir (1952), primo technicolor italiano, "Sesto Continente" (1953), lungometraggio subacqueo a colori e il famoso "Vulcano", film voluto da Anna Magnani a partire dai documentari girati alle Eolie. Il film fu protagonista della famosa "guerra dei vulcani", lo scandalo cinematografico-sentimentale che occupò i giornali dell'epoca. Protagonista fu la coppia Anna Magnani-Roberto Rossellini, distrutta dall'arrivo di Ingrid Bergman. Rossellini le affidò il ruolo di protagonista del suo "Stromboli", togliendolo alla Magnani che non si diede per vinta e decise di chiamare il regista William Dieterle e la Panaria per girare a poco distanza "Vulcano". Le due troupe si sfidarono lavorando simultaneamente a poca distanza, tra plagi, tradimenti, un caldo asfissiante, paparazzi e boicottaggi. I documentari "Tra Scilla e Cariddi" e "Tonnara", furono premiati al Festival di Venezia nel 1948 e di Edimburgo nel 1950. La Panaria chiuse, sommersa da debiti, nel 1956.
Al cineteatro "Francesco Alliata" saranno proiettati ogni ora i "corti" "Cacciatori sottomarini" (primo documentario subacqueo della Panaria), "Bianche Eolie", "Isole di Cenere", "Tonnara", "Tra Scilla e Cariddi" e "Opera dei pupi". Si alterneranno ai cortometraggi in 5D di argomento scientifico e non realizzati dal CNR e INGV (Istituto nazionale di Geofisica e vulcanologia).
La sala
E' divisa in due spazi (unificabili) per un totale di 100 posti; poltroncine rosse, tecnologia all'avanguardia e strumentazione 5D che stimola i 5 sensi e crea effetti multisensoriali simulati. Lo schermo scorre su un binario e permette di restringere o allargare lo spazio, a seconda che ospiti proiezioni o spettacoli di pupi.
Gli spazi di Vecchia Dogana
A introdurre i visitatori al Museo e dei Pupi dei Fratelli Napoli e al Cineteatro Alliata sono una serie di pannelli informativi che, in italiano e in inglese, raccontano la storia di queste due straordinarie esperienze dalla comune matrice siciliana: l'una custode e perpetuatrice di un'antichissima tradizione orale, quella della Chanson de Geste, che trova nei pupi la materializzazione del repertorio epico per lunghi secoli solo recitato o cantato. L'altra, quella del principe Alliata, rivolta al futuro: la sperimentazione nel campo della cinematografia che portò i ragazzi della Panaria alla ribalta internazionale con la singolare "guerra dei vulcani" (Stromboli e la Bergman contro Vulcano e la Magnani) raccontata anche attraverso interessanti articoli tratti dalla rassegna stampa d'epoca.
Completano l'allestimento di Vecchia Dogana dedicato ai nuovi spazi dedicati all'edutainment due giganteschi pupi sospesi sotto la vetrata architettonica
COMUNICAZIONE E UFFICIO STAMPA:
Carmela Grasso - 349.2684564 - melagrasso@tiscali.it
Rosa Tomarchio - 360.767027 - rosatomarchio@virgilio.it
Simonetta Trovato - 333.5289457 - simonettatrovato@gmail.com
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