Tu sei qui: Eventi e SpettacoliAndrea Pozzo, pittore e prospettico in Italia Settentrionale
Inserito da (admin), lunedì 22 febbraio 2010 00:00:00
L'esposizione intende documentare la poliedrica personalità del gesuita, che fu attivo in qualità di pittore, architetto, allestitore di apparati effimeri e teorico della scienza prospettica e dell'architettura, mettendone in risalto i legami con gli ambienti culturali in cui operò e con i contesti di committenza da lui frequentati. Si tratta della prima esposizione a carattere monografico dedicata all'attività pittorica di questo indiscusso protagonista della civiltà e della spiritualità barocche. La mostra è incentrata sull'interessante e ancora poco nota produzione giovanile di Andrea Pozzo per la Lombardia, il Piemonte e la Liguria negli anni che precedettero il suo decisivo trasferimento a Roma.
Le opere selezionate, alcune delle quali aggiunte solo di recente al catalogo dell'artista, consentono di cogliere i risultati di straordinaria modernità conseguiti da Pozzo in Italia settentrionale tra il settimo e l'ottavo decennio del Seicento. Il suo linguaggio estroso e teatrale, nobilitato da spettacolari invenzioni compositive, segnò una svolta fondamentale all'interno della cultura figurativa di quell'area geografica, tanto che la sua produzione divenne un imprescindibile punto di riferimento per i pittori delle generazioni successive.
In mostra sono esposte anche opere realizzate dall'artista per il contesto trentino nella stagione della maturità. La sezione introduttiva della mostra, a carattere documentario, illustra la vicenda biografica di Andrea Pozzo attraverso l'esposizione di due suoi famosi autoritratti realizzati a distanza di molti anni l'uno dall'altro.
Il percorso espositivo presenta una quarantina di opere - pale d'altare, dipinti di devozione privata, bozzetti - provenienti da edifici di culto, musei e collezioni private della Lombardia, del Piemonte, della Liguria e del Trentino. Sarà possibile ammirare opere di elevato livello qualitativo, normalmente custodite in luoghi poco accessibili, e di porle a confronto secondo una scansione cronologica che ricostruisce la straordinaria evoluzione dello stile pittorico di Pozzo nel corso dell'ottavo decennio del Seicento, dalle acerbe prove degli inizi della sua carriera, alle spettacolari composizioni dei tardi anni Settanta.
Accanto alla versione finale di alcune opere, verranno presentati anche i relativi bozzetti o le successive repliche autografe, nell'intento di spiegare al visitatore la prassi operativa messa a punto dal pittore che era solito replicare più volte, in alcuni casi a distanza di molti anni e per destinazioni diverse, soggetti fortunati e apprezzati dalla committenza, apportandovi soltanto leggere modifiche.
Il percorso espositivo si presterà inoltre a letture tematiche al fine di chiarire al visitatore il ruolo cruciale giocato da Andrea Pozzo nell'illustrare i temi iconografici e le nuove devozioni sviluppatesi nel periodo dalla Controriforma. Al gesuita, infatti, va attribuito un ruolo fondamentale nell'elaborazione della iconografia dei santi della Compagnia di Gesù, Sant'Ignazio e San Francesco Saverio, protagonisti di alcune significative pale esposte in mostra, e delle nuove devozioni diffuse capillarmente nell'Europa cattolica all'indomani della chiusura del Concilio di Trento.
La mostra si conclude con il nucleo di opere depositate presso il Museo Diocesano Tridentino dalla chiesa di San Francesco Saverio. Si tratta di quattro Prospettive con scene evangeliche - due delle quali sono state restaurate appositamente per la mostra - risalenti alla fase tarda della sua attività, coincidente con il soggiorno viennese dell'artista.
Durante la sua permanenza nella città imperiale, Pozzo mantenne legami professionali con alcuni committenti trentini e soprattutto con la congregazione gesuitica della città. Troverà posto in questa sede anche il celebre trattato Perspectiva pictorum et architectorum, un testo che ebbe una vasta eco in Europa lungo tutta la prima metà del Settecento quale vero e proprio prontuario per pittori di prospettiva e progettisti del tempo. Attraverso le missioni e l'azione evangelizzatrice dei gesuiti in Europa Centrale, America Latina e Cina il pensiero di Pozzo raggiunse una diffusione planetaria e ciò è testimoniato dalle molte edizioni della Perspectiva, che fu tradotta in tedesco, francese, greco, spagnolo e persino in versione cinese.
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