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Eventi e Spettacoli

dal 7 novembre al 16 febbraio, presso il Museo Poldi Pezzoli di Milano

Le Dame dei Pollaiolo - Una bottega fiorentina del Rinascimento

una selezione di opere di grande qualità provenienti dalle botteghe di due dei più famosi artisti del XV secolo, Antonio e Piero del Pollaiolo

Inserito da (admin), venerdì 7 novembre 2014 11:01:25

Dal 7 novembre 2014 al 16 febbraio 2015 il Museo Poldi Pezzoli presenta, con il sostegno di Fondazione Bracco, una preziosa esposizione che ha l'obiettivo di riunire una selezione di opere di grande qualità provenienti dalle botteghe di due dei più famosi artisti del XV secolo - Antonio e Piero del Pollaiolo - e che vuole essere l'occasione per far conoscere al pubblico il grande talento e i molteplici interessi che hanno animato l'attività dei fratelli.

Gli artisti

Antonio (Firenze 1431/1432 - Roma 1498) e Piero di Jacopo Benci (1441/1442 - ante 1496), detti del Pollaiolo a causa dell'attività svolta dal padre, venditore di polli nel mercato vecchio di Firenze, furono tra i maggiori protagonisti del Rinascimento fiorentino del XV secolo.

Antonio del Pollaiolo, il maggiore d'età, fu innanzitutto orafo, ma la sua versatilità tecnica e la sua capacità nel disegno gli permisero di realizzare anche incisioni, oltre a dipinti e sculture. La sua è "la storia del successo di un uomo che, nato in una famiglia umile, divenne uno dei maestri più celebri e contesi del suo tempo", racconta Aldo Galli, curatore dell'esposizione. Piero fu invece esclusivamente pittore: realizzò numerosi dipinti per committenze pubbliche e private, forse avvalendosi dei disegni di Antonio. Insieme a loro collaborava un terzo fratello, Silvestro, scomparso prematuramente.

Le opere

La mostra Le dame dei Pollaiolo. Una bottega fiorentina del Rinascimento, che intende ripercorrere la storia della fortuna artistica dei fratelli fiorentini, ha avuto come naturale punto di partenza il simbolo del Museo Poldi Pezzoli: il Ritratto di giovane donna di Piero del Pollaiolo, eletto ad effige della casa museo dai milanesi stessi e considerato uno dei maggiori capolavori della ritrattistica della seconda metà del ‘400. Accanto alla dama cittadina vengono riuniti per la prima volta nella loro storia gli altri tre ritratti attribuiti nel tempo ai fratelli Pollaiolo, grazie a importanti prestiti da istituzioni nazionali e internazionali: la Gemäldegalerie di Berlino, il Metropolitan Museum of Art di New York e la Galleria degli Uffizi di Firenze.

"Questi quattro splendidi ritratti femminili interpretano in modo straordinario lo spirito del Rinascimento, culla del genio e del saper fare italiano", afferma Diana Bracco, Presidente della Fondazione Bracco. "Le dame dei Pollaiolo ci sono sembrate pertanto delle perfette ambasciatrici di quello spirito che faremo rivivere nel Padiglione Italia dell'Expo 2015, e in particolare negli spazi dedicati a Women & Expo. Fondazione Bracco è felice di sostenere questo grande progetto internazionale del Museo Poldi Pezzoli che lega arte, scienza e attenzione alle donne, tre temi che sono il fil-rouge della nostra attività filantropica".

I dipinti delle quattro dame, probabilmente appartenenti al genere del "ritratto nuziale", sono un mezzo per conoscere la società di fine Medioevo e sono segno tangibile della bravura dell'artista: la sua abilità si misura, infatti, anche nella capacità di saper restituire la bellezza e la preziosità degli oggetti raffigurati. Questi ultimi non erano mai di pura invenzione, ma venivano appositamente realizzati da artigiani e poi riprodotti nei dipinti. I ritratti delle quattro dame raffigurano quindi un campionario delle capacità tecniche e del gusto raffinato custodito nelle botteghe del Rinascimento, non da ultime quelle dei fratelli Pollaiolo.

Oltre ai ritratti delle quattro dame, vengono esposti anche splendidi dipinti di medio e piccolo formato capaci di evidenziare le differenze tra la cultura pittorica di Antonio, caratterizzata da un disegno vigoroso e carico di energia, e quella di Piero, più preziosa e materica, attenta alla sfumature e alle trasparenze.

A testimonianza dell'ampiezza e della complessità degli interessi e del talento di Antonio, l'esposizione raccoglie inoltre molteplici capolavori provenienti dalla sua bottega e risultato di diversi campi di applicazione: disegni, sculture in bronzo e terracotta e altre opere preziose, come scudi da parata e crocifissi in argento e in sughero.

"L'eccezionale risultato di questa esposizione" dichiara il direttore Annalisa Zanni "è stato ottenuto prima di tutto grazie all'importanza e alla serietà del progetto scientifico e della nostra istituzione, che da decenni collabora attivamente con i curatori dei più prestigiosi musei nazionali e internazionali". I prestiti provengono, infatti, dal Museo del Louvre di Parigi, dalla National Gallery di Londra, dal Museo Nazionale del Bargello, dal Museo Stefano Bardini e dal Museo dell'Opera di Santa Maria del Fiore di Firenze.

Le indagini scientifiche

Numerose sono le indagini e lunghi gli studi che hanno portato alla realizzazione di questa mostra. Sulle opere di Antonio e Piero del Pollaiolo è stata eseguita una campagna completa e approfondita di analisi tecniche non distruttive, coordinata e diretta dall'Opificio delle Pietre Dure e Laboratori di Restauro di Firenze, in collaborazione con i laboratori di analisi dei musei proprietari delle opere estere richieste in prestito. I risultati consentiranno di acquisire una notevole quantità di dati riguardo i materiali e la tecnica esecutiva utilizzati nelle botteghe artistiche fiorentine del Quattrocento, e saranno presentati in occasione del Simposio Internazionale che si terrà martedì 13 gennaio 2015 nel Museo, dedicato ad approfondire alcuni "case histories" intorno ai fratelli Pollaiolo nelle varie arti e nei diversi periodi della loro attività.

Gli autori

L'esposizione è a cura di Aldo Galli, professore di storia dell'arte moderna all'Università degli Studi di Trento, Andrea di Lorenzo e Annalisa Zanni, rispettivamente conservatore e Direttore del Museo Poldi Pezzoli, affiancati da un prestigioso comitato scientifico nazionale e internazionale.

L'allestimento è curato da Luca Rolla e Alberto Bertini, con l'illuminazione dello studio Ferrara Palladino e Associati. L'incisiva e brillante grafica dei manifesti e dei materiali promozionali è a cura di Salvatore Gregorietti e Associati.

Le attività collaterali

A corollario della mostra sono previste molteplici iniziative (conferenze, spettacoli teatrali, concerti, shooting fotografici) organizzate anche in collaborazione con il Comune di Milano e con alcune tra le principali istituzioni culturali del territorio milanese. Tra le diverse attività in programma sono previsti dibattiti e conferenze organizzati insieme a Fondazione Bracco, all'Università degli Studi di Milano, a Fondazione Corriere della Sera, a Quartieri Tranquilli e a Book City, spettacoli in collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano, il Teatro Franco Parenti e lo Spazio Teatro NO'HMA Teresa Pomodoro, itinerari speciali condivisi con i Musei della città (come Gallerie d'Italia - Piazza Scala, Museo Diocesano e i Musei Civici) e concerti dedicati in collaborazione con la Fondazione Orchestra sinfonica e Coro sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, con Serate Musicali e con la Società del Quartetto di Milano.

Il Comitato d'onore e i personaggi coinvolti

Accanto a queste istituzioni, numerose persone da sempre vicine al Poldi Pezzoli hanno dato la loro disponibilità a promuovere l'esposizione con la loro professionalità e le loro competenze. Per questo è nato il Comitato d'onore della mostra, composto da: Diana Bracco (Presidente), Eva Cantarella, Lella Costa, Amalia Ercoli-Finzi, Livia Pomodoro, Cinzia Sasso, Gemma Sena Chiesa, Andrée Ruth Shammah, Lina Sotis, Franca Sozzani e Silvia Vegetti Finzi.

Saranno inoltre coinvolti personalità della cultura e personaggi quali Marco Carminati, Philippe Daverio, Massimiliano Finazzer-Flory e Stefano Zuffi.

I sostenitori

La mostra è realizzata grazie al sostegno di Fondazione Bracco (Main Partner), Fondazione Cariplo e Regione Lombardia, in collaborazione con il Comune di Milano, l'Associazione Amici del Museo Poldi Pezzoli e Skira, che ha prodotto il ricco catalogo dell'esposizione.

L'esposizione ha ottenuto la sponsorizzazione tecnica di ATM S.p.A., Ciaccio Broker, Igp Decaux, Ferrovienord e Andreola Hotel ed è accompagnata dalla Media Partnership di Fondazione Corriere della Sera, accanto a IoDonna, Sette e Style. I trasporti sono curati da Arteria.

I servizi per i visitatori

I visitatori possono usufruire di audioguide dedicate alla mostra, oltre ai trailer e al video didattico dell'esposizione (in italiano e in inglese) realizzati a cura di TVN Media Group. Grazie a Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte, durante tutto il periodo della mostra vengono organizzati percorsi speciali, laboratori e visite per adulti e ragazzi a cura de I Ludosofici.

I patrocini

Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ha concesso l'applicazione della Garanzia di Stato alle opere su tutto il territorio nazionale, affiancando inoltre il suo patrocinio a quello di Regione Lombardia, del Comune di Milano - Cultura, di Camera di Commercio di Milano, del Padiglione Italia - Expo Milano 2015 e dei Consolati di Stati Uniti d'America e Germania. La mostra è inserita nel programma di Expo in Città.

Milano, 6 novembre 2014

LE DAME DEI POLLAIOLO

Una bottega fiorentina del Rinascimento

7 novembre 2014 - 16 febbraio 2015

Museo Poldi Pezzoli

Via Manzoni 12 | 20121 Milano

Tel. 02 794889 | 02 796334

Apertura: da mercoledì a lunedì, dalle 10.00 alle 18.00 - Chiuso il martedì

Ingresso: 10 € | 7 € ridotto | bambini fino ai 10 anni gratuito

www.museopoldipezzoli.it

Contatti

Ufficio Stampa Museo Poldi Pezzoli

Francesca Mariotti

Tel. 02 45473805

Mail: ufficiostampa@museopoldipezzoli.org

Ufficio Stampa Skira

Lucia Crespi

Tel. 02 89415532 - 02 89401645

Mail: lucia@luciacrespi.it

Ufficio Stampa Comune di Milano

Elena Maria Conenna

Tel. 02 88453314

Mail: elenamaria.conenna@comune.milano.it

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Galleria Fotografica

Antonio del Pollaiolo e Betto di Francesco 
Croce, 1457-1459
argento inciso, sbalzato e fuso, smalti traslucidi, cm 193 x 98 x 64 
©Firenze, Museo dell’Opera di Santa Maria del Fiore Antonio del Pollaiolo e Betto di Francesco Croce, 1457-1459 argento inciso, sbalzato e fuso, smalti traslucidi, cm 193 x 98 x 64 ©Firenze, Museo dell’Opera di Santa Maria del Fiore

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