Tu sei qui: Eventi e SpettacoliLE DONNE CHE HANNO FATTO L'ITALIA
Inserito da Melamedia Ufficio Stampa Catania (admin), lunedì 30 gennaio 2012 18:04:09
CATANIA, 30 gennaio 2012 - Sarà Giuliano Amato, presidente del Comitato dei Garanti per le Celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia, a inaugurare il prossimo 2 febbraio al Museo Civico Castello Ursino di Catania (h.16.30, ingresso a inviti), la mostra "Le donne che hanno fatto l'Italia" (3 febbraio - 8 marzo 2012, ingresso gratuito) con una prolusione sul ruolo del Mezzogiorno nell'Unità d'Italia. L'esposizione, proveniente dal Museo del Vittoriano di Roma, prevede dipinti originali, foto, filmati, documenti, abiti, giornali e cimeli che testimoniano come anche le donne abbiano fortemente contribuito al processo di unificazione, ai cambiamenti e alla crescita del nostro Paese.
Oggi, a Palazzo degli Elefanti - sede del Comune di Catania - la presentazione dell'evento promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (Unità Tecnica di Missione), dal Comitato dei Garanti per le Celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia, dal Comune e dalla Prefettura di Catania in collaborazione con l'Istituto per la Storia del Risorgimento italiano. Con il sindaco Raffaele Stancanelli, erano il prefetto Francesca Cannizzo e Alessandro Nicosia, presidente di Comunicare Organizzando, la società che ha organizzato la mostra, nonché coordinatore del progetto con la consulenza scientifica di Marco Pizzo ed Emanuele Martinez per le sezioni "Le Donne del Risorgimento italiano" e "Donne insieme"; Miriam Mafai per le sezioni "Le Protagoniste" e "Le Prime"; Lea Mattarella per la sezione "Le Donne e l'Arte".
"Sono grata al presidente Giuliano Amato per aver voluto portare al Sud questa mostra - ha detto il prefetto Cannizzo - che propone un inedito focus sul ruolo delle donne, anche siciliane, nel Risorgimento. Di particolare interesse la figura dell'eroina catanese Peppa la Cannoniera, una donna del popolo la cui storia dimostra come non fosse importante, oggi come allora, essere membro di un'elite cittadina, è il caso dell'aristocratica palermitana Rosina Muzio Salvo, per assicurare il proprio impegno nella causa civile della libertà". Proprio di Peppa la Cannoniera (al secolo Giuseppina Bolognari o Bolognara) saranno esposte le due litografie provenienti dal Museo Centrale del Risorgimento di Roma che oggi, in anteprima, sono state presentate in conferenza stampa. Mentre il "Museo etnologico Nello Cassata" di Barcellona Pozzo di Gotto (paese d'origine di Peppa) presterà per questa esposizione di Catania due incisioni e un'opera (olio su tela) dell'artista contemporaneo Giuseppe Messina.
Il sindaco Stancanelli, nel ringraziare il prefetto per l'iniziativa, ha sottolineato "le non casuali coincidenze che vedono questa esposizione dedicata alle donne protagoniste dei 150 anni dell'Italia cominciare a Catania con le festività cittadine in onore di S.Agata e concludersi l'8 marzo, giornata internazionale della donna".
Particolarmente soddisfatto di aver portato questa mostra in Sicilia, dopo l'esordio al Vittoriano di Roma nei mesi di dicembre e gennaio, e in particolar modo a Catania, sua città natale, Alessandro Nicosia cui è affidato il coordinamento e la direzione generale della mostra. "Questa esposizione viene a colmare due lacune: la prima era la mancanza di visibilità della donna nell'ambito delle celebrazioni del centocinquantenario. La seconda era l'assenza di una mostra celebrativa dell'anniversario al Sud. D'accordo con il presidente Amato, abbiamo lavorato con una grande squadra di esperti che ci ha consentito di realizzare un'esposizione di grande rigore scientifico e al contempo di grande interesse popolare, pienamente convinti come siamo che un evento del genere debba essere un momento di crescita e di educazione civica condiviso da quanta più gente possibile. Non a caso tutte le mostre realizzate per l'anniversario dei 150 anni dell'Italia sono ad ingresso gratuito. Per questo ringraziamo il Comune di Catania che ci ha messo a disposizione gratuitamente il Castello Ursino".
In mostra solo opere, manufatti e documenti originali. Nella sezione Arte, curata dalla giornalista palermitana e critico d'arte di Repubblica Lea Mattarella, troviamo - fra le altre opere - una tempera su tela di Carla Accardi, pittrice-simbolo dell'Astrattismo in Italia, che insieme a Peppa la Cannoniera e a Emanuela Loi - la prima donna poliziotto vittima di una strage di mafia (morì a Capaci con il giudice Falcone, la moglie e l'intera scorta) - figura fra le tre donne siciliane in mostra. Un pannello, in assenza di stampe d'epoca che la ritraggano, ricorda infine la figura dell'aristocratica palermitana Rosina Muzio Salvo, scrittrice e letterata impegnata nell'associazionismo femminile dedito all'educazione popolare. Con le sue idee antiborboniche contribuì ai moti insurrezionali in Sicilia.
Fra le curiosità il casco che Oriana Fallaci usò in Vietnam, i primi microscopi usati dal nobel Rita Levi Montalcini, le prime installazioni di didattica di Maria Montessori.
Collaboratori tecnici: Rai Teche, Cinecittà Luce
Organizzazione generale e realizzazione: COMUNICARE ORGANIZZANDO
Catalogo: Gangemi
Orario: da lunedì a sabato 9.00 - 13.00; 14.30 - 19.00; domenica 9.00 - 20.00
INGRESSO GRATUITO Per informazioni: tel. 095/345830; e-mail: museocivico.castelloursino@comune.catania.it
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