Tu sei qui: Territorio e AmbienteDanta di Cadore
Inserito da Mariarosaria Pisacane (admin), domenica 3 luglio 2011 15:24:20
Il toponimo offre varie interpretazioni, tra cui quella che indicherebbe la vicinanza ad una caverna, dal latino "de antrum".
Comune in provincia di Belluno, situato ad oltre 1300 metri di altitudine, nel verde intenso dei prati e dei boschi di conifere, l'abitato, circondato dalle montagne, gode di scorci panoramici straordinariamente suggestivi. È il luogo ideale per passeggiare in alta quota e per assaporare l'impareggiabile sensazione del contatto con un ambiente incontaminato.
Tracce di insediamenti preistorici sono stati rinvenuti nel Cadore; si ipotizza che i primi abitati sorsero solo nei secoli VI e VII ad opera di popolazioni provenienti dalla Val Pusteria in fuga dalle invasioni barbariche. Nel XIII secolo si diffuse una particolare suddivisione e gestione del territorio, le Regole, affidata a turno ai capo-villaggio. Questa rigida ed autonoma struttura organizzativa fu riconosciuta e conservata anche dalla Repubblica di Venezia che dominò sulla zona sin dal XV secolo. Con il governo napoleonico furono eliminate le Regole ed istituiti i comuni. Caduto Napoleone, subentrarono gli Austriaci; poi il Cadore fu annesso al Regno d'Italia.
Da vedere:
La chiesa parrocchiale dei Santi Rocco e Sebastiano, citata già in atti risalenti al XV secolo, fu ristrutturata alla fine del XVIII secolo. Il massiccio campanile a base quadrata è delineato da grandi cornicioni che lo circondano interamente, nella cella campanaria si aprono ariose bifore ed in cima è collocato un orologio. Completa il tutto una insolita merlatura. All'interno della chiesa due statue lignee, opera del De Martin, una pala raffigurante i Santi Rocco e Sebastiano, realizzata dal Vecellio, una realizzata dal Da Rin ed una dal Barberis, due statue in legno del Demetz.
La chiesa di Santa Barbara, distante dal centro abitato, è stata edificata recentemente sul luogo in cui nel settecento era stato installato un capitello, oggetto di devozione, in un punto dal quale si domina la valle sottostante. È un grazioso edificio con tetto a capanna, completato da un campanile a guglia. Possiede un altare settecentesco.
Il Museo Paleontologico.
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