Tu sei qui: Territorio e AmbienteDe Chirico. La ricostruzione
Inserito da (admin), mercoledì 7 dicembre 2016 11:54:06
Giorgio de Chirico è il grande protagonista della mostra De Chirico. La Ricostruzione dal 7 dicembre 2016 all’Antico Arsenale di Amalfi, negli spazi, da pochissimo riaperti al pubblico, del MAG Metamorfosi Art Gallery.
Dopo la fortunata mostra dedicata al maestro della pop art americana Andy Warhol, l’Antico Arsenale che ospita anche la sede del Museo della Bussola e della Repubblica marinara di Amalfi, si apre ad una nuova incursione nel mondo dell'arte moderna, con l’esposizione De Chirico. La Ricostruzione, organizzata da Metamorfosi unitamente alla Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, con il sostegno del Comune di Amalfi e della Regione Campania.
Curata dallo storico dell'arte Claudio Strinati, la mostra riunisce per l'esposizione un significativo corpus di 13 opere di pittura realizzate nell'ultimo trentennio di vita dell'artista, dal 1948 al 1976, due anni prima della morte avvenuta nel 1978. Un percorso che evidenzia un interessante parallelismo tra il processo di ricostruzione che l’Italia si trova a compiere nel periodo postbellico e la produzione del Maestro dello stesso periodo.
«Dall'immenso patrimonio della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, che possiede un amplissimo fondo di opere del Maestro, tra dipinti, disegni, incisioni, sculture, nonché documenti importanti inerenti alla sua vita e al suo lavoro - spiega Strinati - è stato selezionato un piccolo ma pregevole nucleo di 13 opere che appartengono tutte all’ultima fase della lunga attività del Pictor Optimus.
Questo piccolo nucleo di opere costituisce una sorta di sintesi di quelle tematiche che il Pictor Optimus volle ribadire e diffondere per la salvaguardia culturale e morale del nostro Paese e per il necessario nutrimento delle coscienze tese al riscatto e alla rigenerazione di un popolo prostrato, ma ricco di energie e aspirazioni».
DE CHIRICO. LA RICOSTRUZIONE
Amalfi, Antico Arsenale
dal 7 dicembre 2016 al 19 marzo 2017
Largo Cesareo Console, 3 Amalfi
orari: dalle 10.00 alle 14.00 e dalle 15.30 alle 19.30
Biglietto: 6 euro
Il saluto di Pietro Folena
Dopo il grande successo de L’Eterno Amore, di Andy Warhol, che ha segnato l’avvio dell’attività del
MAG Metamorfosi Art Gallery di Amalfi, nello spazio dell’Antico Arsenale, accanto al Museo del ducato Marinaro e della Bussola, MetaMorfosi è lieta di presentare al pubblico un evento assolutamente eccezionale, dedicato ad uno dei più grandi universali artisti del Novecento, Giorgio de Chirico.
La Ricostruzione è una mostra di potente attualità. Giorgio de Chirico, come Claudio Strinati spiega
In queste pagine, si pose in forma assolutamente originale e anticonformista il tema della "ricostruzione" dell'Italia dopo la guerra e il fascismo. Era andato in urto, senza mediazioni, con l'intellettualità progressista e di sinistra, francese e italiana, che spesso dava l'idea, per usare un termine oggi di moda, di voler "rottamare" più che ricostruire.
In questa piccola ma preziosa mostra, grazie alle scelte di Strinati e al lavoro della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, con una selezione di capolavori largamente sottovalutati dalla grande critica che ha guardato con sufficienza all'ultimo de Chirico, si descrive un itinerario morale e intellettuale.
Di nuovo, come quarant'anni prima, quando la sua dimensione onirica e surrealista aveva preso ispirazione da Piazza Santa Croce a Firenze, con una tensione fortissima verso il classico, il modello dell'antico per de Chirico diventa un paradigma, e incrocia in modo palese le nuove grandi industrie culturali, a partire da quella del cinema. Sono gli anni in cui i grandi artisti del 900 danno vita a produzioni seriali senza precedenti, e anche l'arte figurativa si pensa o si fa industria. E’ stato il tema di sottofondo della precedente esposizione amalfitana di Warhol.
L'attualità, nell'Italia di oggi, inquieta e tormentata, sta nel bisogno di trovare solide fondamenta nel classico, nel passato, nella memoria. "Il futuro ha un cuore antico", scriveva Carlo Levi. C'è bisogno di ricostruire, non solo di rottamare, e c’è bisogno di rielaborare il modello classico.
Prosegue così la collaborazione di MetaMorfosi con la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, guidata
In modo lungimirante da Paolo Picozza, che immaginiamo nel futuro continuativa e feconda, sulla scorta delle esperienze già maturate da MetaMorfosi con altre istituzioni culturali.
Un ringraziamento va al Comune di Amalfi, alla Regione Campania, alla Fondazione Hruby e agli altri sponsor che hanno aiutato questo progetto.
È iniziato il tempo di mostre ed esperienze culturali capaci di raccontare davvero qualcosa, come nel caso de La Ricostruzione. Ci auguriamo che presto il MAG di Amalfi - come il suo gemello di Spoleto - possa diventare sinonimo di qualità e di rigore, di crescita culturale e di investimento sul futuro. Giorgio de Chirico è davvero il miglior maestro che indica anche a noi la strada su cui incamminarsi.
Pietro Folena
Presidente di MetaMorfosi
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