Tu sei qui: Territorio e AmbienteEgna, Laives e Meltina
Inserito da Mariarosaria Pisacane (admin), mercoledì 6 luglio 2011 22:34:27
Egna
Comune della provincia di Bolzano, Egna (Neumarkt in tedesco) è il centro principale della Bassa Atesina, situato lungo la c.d. Strada del Vino (weinstrasse). Il suggestivo centro storico, di origine medievale, è caratterizzato dai portici (Lauben), case affrescate e monumenti in stile veneziano.
Il toponimo deriva da "Endidae", il nome dell'antica "mansio" (stazione di posta) romana lungo la Via Claudia Augusta; i resti archeologici, portati alla luce in seguito ad una campagna di scavi, sono visitabili.
Grazie alla sua posizione strategica, lungo la Via Claudia Augusta, a breve distanza dal fiume Adige, Egna è da sempre stato un punto di passaggio obbligato per merci e persone e, per tale motivo, un centro di importanza strategica. E' un piccolo gioiello architettonico, incastonato in un paesaggio naturale unco ed affascinante, meta ideale per gli amanti della natura, delle lunghe passeggiate all'aria aperta e della buona eno-gastronomia (il Pinot Nero è una delle eccellenze vinicole di Egna).
Siti di interesse:
- la parrocchiale di San Nicolò, in stile gotico;
- l'antica Chiesa di San Floriano, in stile romanico;
- la Chiesa di San Michele Arcangelo, immersa nei vigneti, con affreschi medievali;
- la Chiesa di Nostra Signora, nella frazione di Villa, una delle più belle chiese tardo-gotiche del Tirolo.
- le rovine di Castel Caldiff;
- il Klösterle, nella frazione di Laghetti, è uno dei quattro ricoveri meglio conservati d'Europa; realizzato nel XIII secolo, fu ampliato verso la fine del XIV secolo.
Laives
Laives (Laifers in tedesco) è una cittadina della provincia di Bolzano, situata a pochissima distanza dal capoluogo, sul versante orientale della Valle dell'Adige, all'altezza della confluenza tra i fiumi Adige ed Isarco.
Il toponimo ha probabili origini latine (da "clivus", ossia "pendio") ed è attestato per la prima volta nel 1237 come Leiuers.
Sebbene la Valle dell'Adige fosse ricoperta di paludi fino a 140 anni fa, le prime tracce di insediamenti umani nella zona risalgono al 900 a.C.: ricca di importanti reperti archeologici, risalenti a quel periodo, sono oggi esposti presso il Museo archeologico dell'Alto Adige di Bolzano, in particolare urne cinerarie, monete, gioielli e fermagli per capelli. Nel corso del Medioevo, complice l'importanza strategica ricoperta dal borgo, numerosi nobili decisero di edificare le loro residenze e castelli, di cui oggi rimangono numerosissime tracce.
Siti di interesse:
- gli interessanti siti preistorici della zona.
- la Chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Nicolò e Antonio abate, la cui forma attuale è frutto del rifacimento risalente all'Ottocento, allorché la preesistente struttura, invece di essere abbattuta, fu trasformata nell'abside della nuova chiesa. All'interno è custodita la statua della Madonna di Pietralba. Il campanile, invece, risale al XIII secolo;
- la Chiesa di San Giacomo, in stile gotico;
- la Chiesetta di Peterköfele, di origine trecentesca, con facciata che funge anche da campanile;
- la Chiesetta di Sant'Enrico, dall'aspetto molto semplice.
- le rovine di Laimburg e Leuchtenburg sul Monte di Mezzo, nonché i ruderi di altri 58 manieri sparsi a sud di Bolzano.
Meltina
Meltina (Mölten in tedesco) è un pittoresco comune della provincia di Bolzano, situato sullo splendido altopiano di Montezoccolo; è raggiungibile sia attraverso la strada panoramica di Terlano che la funivia che parte da Vilpiano.
Il toponimo ha probabili origini latine (da "maletum", ossia "meleto") ed è documentato per la prima volta nel 923.
Situato in posizione panoramica sulla Val d'Adige, è il luogo ideale per gli amanti delle lunghe passeggiate all'aria aperta, delle escursioni, del trekking e della buona gastronomia; numerosi sono i tipici masi sparsi sui verdi pendii.
Già popolata dai Celti, l'area subì le invasioni di Romani, Longobardi e Franchi. Recenti reperti archeologici risalenti all'Età del Bronzo attestano la presenza dell'uomo sin dalla preistoria.
Siti di interesse:
- la parrocchiale di Santa Maria Assunta, di antiche origini, sebbene nel Quattrocento abbia subito delle trasformazioni in stile gotico, seguite, nel Seicento, da modifiche in stile rinascimentale. Interessanti sono le opere d'arte esposte all'interno, tra cui "L'Incoronazione di Maria", sull'altare maggiore, e la predella gotica dell'altare laterale, proveniente dalla scuola di Michael Pacher.
- la Chiesa di Sant'Anna, con un pregevole altare barocco in legno ed una quattrocentesca Pietà in maiolica;
- la Chiesa di San Valentino, eretta in stile gotico nel 1769, in sostituzione della precedente, i cui ruderi sono oggi visibili presso Bosco Valtes;
- la Chiesetta di Sant'Ulrico, rimaneggiata nell'Ottocento;
- la Chiesa di san Blasio, in stile romanico nonostante i rimaneggiamenti gotici; interessante è l'affresco barocco ammirabile all'interno;
- la Chiesetta romanica di San Giacobbe;
- la Chiesetta di San Giorgio;
- i c.d. "omini di pietra" (Stoanerne Manndlen), centinaia di omini costruiti con pietre posizionate le une sulle altre, a forma di cono rovesciato, e distribuiti sulla collina;
- il Museo Geologico.
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